Una nuova casa sotto il cielo di Verona

La casa di Giulia e Francesco, in centro storico di Verona, stava diventando troppo stretta per la famiglia in crescita: la piccola Emma nel 2026 avrebbe iniziato la scuola primaria, mentre un altro bebè era in arrivo. Nel giro di un paio d’anni si sarebbe presentata l’assoluta necessità di un nuovo spazio ampio e luminoso, dove potersi definitivamente sentire a casa, in un quartiere ben servito e dove i figli avrebbero potuto stare con altri bimbi e i compagni di scuola. Non era poi solo una questione di metratura e di numero di camere: sognavano infatti un luogo all’aperto dove poter respirare aria fresca, ricevere gli amici per le cene estive, coltivare qualche piantina e dove giocare liberamente.
Ogni weekend, con Emma saltellante al loro fianco, visitavano appartamenti non troppo lontani dal centro della città perché lì abitavano i genitori, un indispensabile sostegno alla loro famiglia, soprattutto ora che si stava allargando con la nascita di Matteo. Purtroppo, nonostante la buona volontà e l’impegno profuso nella ricerca, le settimane si susseguivano e ogni visita sembrava portarli sempre più lontani dal raggiungere il loro obiettivo. Avevano ormai perso il conto di quante case avessero visitato: alcune erano troppo anguste e buie, altre troppo scomode senza ascensore o senza box, altre ancora prive di quella terrazza che per loro ormai era diventata quasi un’ossessione. A questa crescente demoralizzazione si andava insinuando una crescente paura, fino quel momento latente, che un acquisto così oneroso e pertanto non ripetibile, potesse nascondere vizi e problemi. Ma un venerdì mattina, durante l’ormai sistematica e quotidiana lettura degli annunci immobiliari, una descrizione attirò l’attenzione di Giulia: Verona, Le terrazze di Napoleone (e già il nome era una promessa) appartamento luminoso, quattro locali, grande terrazzo panoramico.


Corso Milano-via Napoleone: la zona perfetta

Senza perdere tempo, fissarono subito una visita per il giorno dopo. La zona la conoscevano bene: corso Milano-via Napoleone era appena esterna al centro storico. Una posizione ideale per una giovane famiglia: vicina al centro per goderne di tutti i plus, a soli 1500 metri dalla stazione di Porta Nuova e ben collegata alle tangenziali per spostarsi facilmente fuori città. Era poi una zona piena di verde, con parchi per far giocare i bambini, scuole, negozi e tutti i servizi necessari, persino la palestra!
Il giorno successivo, giunti davanti al cantiere con il cuore colmo di speranza, trovarono ad accoglierli un operatore competente che li guidò nella visita di quell’immobile illustrandogliene caratteristiche e potenzialità.
Quello che fece loro subito spuntare il sorriso, prima ancora di aver visto la casa, fu che l’agente gli fornì un’assoluta garanzia: l’impresa che lo stava realizzando era Edilnord Group, un’azienda edile veronese d’eccellenza, da più di vent’anni costruttrice di case sempre di spicco per bellezza e vivibilità. Ne avevano già sentito parlare da alcuni amici che, proprio a Verona, l’anno precedente avevano acquistato dalla stessa impresa, nel quartiere di San Michele Extra, un appartamento meraviglioso che aveva letteralmente svoltato la loro vita.
Nel corso della visita, Francesco e Giulia, che lavoravano entrambi nel campo della green economy, apprezzarono le caratteristiche innovative delle Terrazze di Napoleone (è questo il nome del nuovo complesso formato da 6 piani per 18 appartamenti): la facciata ventilata in gres, di una elegantissima tonalità di colore, che garantiva un’elevata efficienza energetica, mantenendo la casa fresca d’estate e calda d’inverno; il tetto verde, che contribuiva all’isolamento termico e alla riduzione dell’impatto ambientale; il parcheggio delle biciclette a favore della mobilità green; inoltre il box auto già predisposto per la futura installazione delle colonnine di ricarica elettrica e collegato ai contatori di ogni appartamento.


Un mare di luce e San Zeno sullo sfondo

Spazi comuni curati, un ascensore di ultima generazione ed ecco al quarto piano l’appartamento. L’impressione fu subito quella che lì ci fosse davvero qualcosa di diverso e unico: ambienti ariosi, grandi finestre che inondavano le stanze di una luce calda e accogliente. Il soggiorno si apriva direttamente sull’ampia terrazza con una vista mozzafiato su San Zeno, distante giusto una decina di minuti a piedi, che si stagliava maestosa contro il cielo veronese. Era quello lo spazio che avevano tanto sognato: abbastanza grande per un tavolo, per qualche pianta e persino per un angolo da destinare al gioco dei bimbi.
Sedotti dal terrazzo passarono poi attentamente in rassegna il resto dell’appartamento: tre camere da letto grandi, la cucina separata, il disimpegno, le nicchie lavanderia e per le armadiature. E poi le finiture ancora da scegliere: fu una vera sorpresa apprendere che già di capitolato erano previsti sanitari e rubinetterie di grandi marchi, una gamma di parquet di pregio della Corà e poi una scelta immensa di ceramiche siglate dalle storiche aziende italiane Flaviker, Fioranese, Coem. Garanzia del comfort abitativo erano poi gli infissi in alluminio in doppio vetro-camera, gli oscuranti elettrificati, il riscaldamento e raffrescamento a pavimento con deumidificatore, e l’adozione del sistema VMC (Ventilazione Meccanica Controllata). Più Francesco e Giulia esaminavano l’appartamento e più si rendevano conto che l’attenzione di Edilnord Group era dedicata a ogni dettaglio, fino alla scelta delle placche e interruttori Living Now della BTcino: la linea civile di ultima generazione che unisce l’intramontabile design alla tecnologia smart più avanzata.


La scelta finale

Furono avviate le pratiche di acquisto e dopo qualche mese, già prospettato come necessario per l’ultimazione del cantiere e per decidere stili, colori, materiali degli interni, aiutati dall’interior design di Edilnord (una figura sempre presente a supporto delle decisioni più complesse dei clienti) la nuova casa di Giulia, Francesco, Emma e Matteo era finalmente realtà. Era quello il loro rifugio accogliente, in cui vivere le gioie quotidiane e i cambiamenti che li avrebbero attesi: ogni angolo era l’espressione di uno dei loro sogni compreso quel grande terrazzo che sarebbe diventato il cuore delle giornate insieme, tra giochi, risate e momenti di serenità.



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