Un rifugio per la vita

Casa come bene rifugio sia dal punto di vista emotivo sia da quello finanziario: nonostante il rialzo dei mutui, i costi di gestione, le tasse di proprietà e gli alti e bassi del mercato immobiliare, il “mattone” continua a essere considerato fondamentale dagli italiani come elemento di stabilità e serenità

Step by step

Quando si cerca casa, le prime stime da fare sono di carattere pratico, come la necessità di spazio, stabilendo a priori e con una certa precisione i metri quadrati che si ritengono necessari per vivere in modo confortevole rispetto alle proprie esigenze; poi la zona, per capire le distanze rispetto ai negozi, le scuole o il luogo di lavoro. A questo punto ci si mette in moto: le opzioni di ricerca sono numerose e spaziano dalle più tradizionali agenzie immobiliari agli annunci on line al classico passaparola tra vicini. Una volta individuata un’opzione interessante, è opportuno procedere innanzitutto a una verifica generale dell’immobile (planimetria catastale, visura catastale, visura ipotecaria, certificato di abitabilità, atto di provenienza) prima di sbilanciarsi con una proposta d’acquisto e la richiesta di un mutuo.


Acquisto casa dal costruttore: i vantaggi

Fin qui abbiamo accennato ad abitazioni già esistenti che passano di mano in mano. Ma esiste anche la possibilità di comprare casa direttamente da un’impresa edile come Edilnord. I vantaggi in questo caso sono numerosi e riguardano, tra gli altri, la possibilità di concordare alcuni aspetti direttamente con gli architetti e i progettisti, ad esempio la divisione degli ambienti, le finiture, la domotica. Né va trascurato che i progetti Edilnord sono realizzati con tecnologie e materiali moderni, efficienti dal punto di vista dei consumi energetici e in linea con le ultime direttive comunitarie (vedi anche Case a impatto zero: il futuro che verrà). Anche i costi di manutenzione, nel nuovo, sono molto più contenuti rispetto a quelli di edifici costruiti anche solo trent’anni fa e che per molti anni si sarà probabilmente al riparo da spese di ristrutturazione.


Conti alla mano

Fatta la scelta, per fare bene i conti sin da principio, oltre al costo dell’immobile, bisogna inoltre tenere conto delle imposte: si paga l'IVA del 10% (del 22% se l’immobile è di lusso) quando si acquista dall’impresa o l'imposta di registro quando si acquista da privato (e che equivale al 9% del valore catastale). In entrambi i casi vanno poi aggiunte l'imposta ipotecaria e quella catastale, l'imposta di bollo e la tassa ipotecaria (che variano anche in questo rispetto a chi effettua la vendita). Vi sono però le agevolazioni prima casa, che permettono di versare imposte ridotte e che, nel caso di acquisto dal costruttore, scendono al 4% di IVA. Le agevolazioni prima casa, ricordiamo, spettano solo a determinate condizioni, tra le quali l’ubicazione nel comune di residenza e il fatto di non essere titolari di altri immobili su tutto il territorio nazionale ma valgono anche per chi, già proprietario, voglia cambiare casa, purché la vendita della casa vecchia avvenga entro un anno dall’acquisto di quella nuova.


Un valore che resiste

Vale dunque ancora la pena “investire nel mattone”? Secondo gli italiani la risposta continua a essere decisamente affermativa visto che, il 73% della popolazione possiede almeno una casa di proprietà, considerata non solo elemento di stabilità ma anche un asset finanziario di primaria importanza, anche perché concreto, tangibile, a differenza di altri che appaiono più instabili e volatili. Il valore di una casa nuova, inoltre, resta alto nel tempo, quindi se in un futuro più o meno prossimo si deciderà di rivenderla, sicuramente si sarà rivelata un buon affare.



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