Aria pura, aria chiara


Migliorare l’aria di un appartamento in 6 mosse


La cosa più invisibile e più presente nella nostra vita è l’aria, elemento indispensabile per la sopravvivenza. E se durante le vacanze possiamo andare nella natura a respirare “aria buona”, durante il resto dell’anno per l’aria “meno buona” delle aree urbanizzate e della pianura Padana, qualcosa si può fare, almeno all’interno delle nostre abitazioni. Ma come? In primo luogo dobbiamo prendere in considerazione diversi parametri chimico-fisici, sapere quali sono i fattori che li condizionano e infine creare i presupposti per poterli gestire. Ma vediamo di seguito i sei punti fondamentali cari all’aria di casa nostra


1.Le soluzioni costruttive


Una casa moderna ed evoluta, come le nuove costruzioni di Edilnord, è il miglior punto di partenza: ben esposta, arieggiata, costruita con materiali di prima qualità. Le soluzioni, come gli infissi di qualità, i cappotti termici, le serre bioclimatiche, l’ottimizzazione delle superfici aereo-illuminanti, sono anche quelle che consentono un controllo naturale della temperatura. Inoltre. una casa ben coibentata (dove l’aria purificata non esce e l’aria inquinata non entra) offre il vantaggio di meglio definire la massa d’aria interna da trattare, bonificare e rendere salubre. Tutti fattori che concorrono anche a stabilire la classe energetica di un edificio; non solo una sigla quindi, ma un importante fattore di qualità ambientale e di risparmio energetico


2. Il ricambio d’aria


Far uscire aria “già respirata” e far entrare nuova aria “da respirare” è una azione irrinunciabile perché viviamo di ossigeno. Tuttavia l’aria che esce dalla nostra ipotetica casa ideale, pur povera di ossigeno, è alla temperatura e umidità giuste, pulita da allergeni e batteri, mentre quella che entra è aria inquinata. Per questo è importante nelle zone dove si manifestano concentrazioni alte di smog che una casa sia dotata di un impianto VMC: ovvero di ventilazione meccanica controllata. Questo impianto permette lo scambio di aria con l’esterno mantenendo una ventilazione costante degli ambienti e attuando una prima filtrazione dell’aria.


3. La temperatura e l’umidità


Rendere la casa piacevole, comporta portarla ad una temperatura ideale per l’uomo (20°C in inverno, 26°C in estate). Per modificare la temperatura dell’aria si può ricorrere a impianti tradizionali di maggiore impatto ambientale (caldaia per riscaldare e condizionatori per raffrescare) o di più moderna concezione (tutta la tecnologia delle pompe di calore meglio se abbinate a un impianto fotovoltaico) e una distribuzione con elementi passivi (radiatori, pannelli) o attivi (fancoil, split). In termini di benessere noteremo tuttavia che tutti gli impianti, sia di riscaldamento sia di raffrescamento, avranno asciugato l’aria. Da qui la necessità di controllare e gestire l’umidità (tra il 40% e il 60%) attraverso il ricambio d’aria con gli umidificatori: portatili, fissi o combinati agli impianti VMC.


4. La purezza dell’aria


Importante in un ambiente domestico inalare aria pulita: usare i purificatori è un ottimo primo passo qualunque sia il purificatore scelto. Ogni prodotto di qualità hai suoi punti di forza, ma la cosa più importante sono i filtri HEPA ed HEPA+, che tolgono dall’aria le polveri inquinanti PM10 e PM2,5 che si accumulano nei nostri polmoni. Un vero toccasana per la purificazione dell’aria ci viene inoltre dalle piante d’appartamento. Delle vere alleate che sanno fare cose che nessun purificatore sa fare: sbarrare e filtrare l’inquinamento chimico come formaldeide, tricloroetilene, xilene, benzene e i vapori dannosi del bagno, della cucina e degli animali domestici. Sanno anche assorbire l’elettrostaticità ambientale, migliorare l’umidità e rilasciare ossigeno di giorno.


5. Le scelte per contenere l’inquinamento indoor


Optare per un open space significa permettere la diffusione degli inquinanti dagli ambienti più tossici (cucina e bagni) a quelli che dovrebbero restare i più salubri (camere da letto, soggiorno). Per questo motivo un buon frazionamento dell’abitazione delle zone è una scelta fondamentale per una vita più sana. Anche i materiali incidono: alcuni sono più facilmente igienizzabili di altri, come ad esempio i gres porcellanati senza fughe, che sono preferibili a superfici porose oppure a legni laccati o incerati che rilasciano composti aromatici complessi. I materiali si evolvono: oggi esistono in commercio pitture murali che sono addirittura capaci di neutralizzare i VOC (composti organici volatili).


6. Come non produrre inquinamento indoor


Ottenuta un’aria domestica perfetta, non dovremo comprometterla eccedendo con comportamenti sbagliati: fumare, cucinare grigliate, abbrustolire, friggere e quant’altro; tutte attività che generano fumi nocivi e sostanze grasse altamente inquinanti. Attenzione anche a igienizzanti, antibatterici e disinfettanti; saponi e prodotti per la pulizia possono essere pericolosi: occorre scegliere detergenti biologici ed eco (meglio se acquistati in modalità “spesa leggera”, ossia ricaricabili senza acquistare ogni volta un contenitore) e ridurre l’uso di cere, lacche, olii e solventi. Anche l’ambiente ringrazia!


Vuoi provare a respirare l’aria di un appartamento Edilnord?


Contattaci ti faremo vedere materiali, tecnologie e impianti pensati proprio per rendere ottimale l’aria della tua casa