Ritorno al futuro: come cambia l’abitare in epoca Covid
L’ultimo anno ha portato tanti ripensamenti nelle nostre vite come una diversa percezione della salute e dei nuovi equilibri tra momenti privati e di lavoro. La conseguenza più evidente è un cambiamento del modo di vivere la casa che mai come ora viene vissuta intensamente, 24 ore su 24, un fatto epocale. In questi mesi sono stati fatti sondaggi, studi e delineate tendenze: abbiamo quindi provato a sintetizzare in dieci punti le nuove esigenze, quelle alla base del futuro modo di abitare.
1 Viva la campagna
Aumento di richieste per case in periferia e anche in campagna, immerse nel verde, alla ricerca di una maggiore privacy, tranquillità, spazi più ampi e ritmi di vita più sereni: se da un lato la nostra prospettiva si è spostata da fuori a dentro, dall’altro si è ampliata fino ad uscire ed allontanarsi dalle grandi metropoli. Complice l’introduzione dello smart working, che ha portato alla decentralizzazione del lavoro, il ritorno alla campagna è un fenomeno diffuso in tutta Italia, con un incremento medio rispetto allo scorso anno del 29%.
2 More is better
Affrontare situazioni come il confinamento in un piccolo appartamento urbano ha mostrato tutti i suoi limiti; così per famiglie che hanno dovuto trasformare la casa in luogo di lavoro e di studio la presenza di più spazio è diventato un requisito imprescindibile. Aumenta la domanda per superfici maggiori e con più stanze. La tipologia ideale è rappresentata dal trilocale in su, situato in una zona ben servita ma non centrale, il cui valore si aggira intorno a quello di un monolocale nei centri storici.
3 “Nuovo” my love
Sempre più ambite le nuove costruzioni. Innanzi tutto perché garantiscono una migliore qualità di vita, legata ai temi dell’efficienza energetica, della sostenibilità ambientale e dell’utilizzo della domotica per cui sono già predisposte. E poi per la possibilità di usufruire di “accessori” ormai indispensabili come le prese di corrente nei box per la ricarica delle auto o i servizi di “portineria 2.0” per ricevere pacchi e spesa online.
4 Ecologia e risparmio
Stare in casa, lavorare in casa, studiare in casa, cucinare in casa vuole dire anche veder decuplicate bollette di luce e gas. Così vengono sempre più ricercate case evolute, che sfruttino tecnologie sostenibili a vantaggio dell’ambiente e dei portafogli. Sì quindi a edifici dotati di cappotti termici, vetri termici, serramenti di ultima generazione, fotovoltaico, pompe di calore e privi di impianti a gas. Insomma le costruzioni in classe energetica A4 sono sempre meno una chimera e più una realtà!
5 Uno spazio fuori
Nella lista dei requisiti per la casa perfetta non può mancare l’opzione giardino, terrazzo o balcone. Dopo l’esperienza del lockdown, avere uno spazio all’aperto nella propria casa è diventata una priorità. Fattore importante è che sia uno spazio vivibile, dove poter inserire un tavolo o almeno una comoda poltrona. Sempre più si sta inoltre diffondendo la tendenza ad utilizzare anche un verde edibile: tra piante tradizionali e fiori colorati, nei vasi e nelle aiuole trovano sempre più spazio gli aromi, le orticole e le piante da frutto.
6 Aria e luce di qualità
Grandi vetrate che connettono con il paesaggio, fanno passare la luce e permettono un rapido ricambio dell’aria. Luce e aria sono due fattori imprescindibili e che richiedono sistemi sempre più efficaci per combattere l’inquinamento indoor: luci “intelligenti” che cambiano a seconda delle ore della giornata, aerazione forzata o naturale, sistemi di depurazione-filtraggio meccanico-elettrica. Ma il sistema di purificazione che sta riscuotendo il maggiore successo è quello delle barriere verdi: le piante non solo hanno una funzione estetica e psicologica, ma soprattutto hanno la capacità di sbarrare e filtrare l’inquinamento e assorbire l’elettrostaticità degli impianti elettrici ed elettronici.
7 Salutogenic design
Mai come ora la casa deve essere un luogo sicuro per la salute di chi vi abita. Gli ambienti devono essere facilmente e frequentemente sanificabili, di conseguenza i materiali di rivestimento al momento più richiesti sono quelli che presentano maggiore resistenza ai trattamenti igenizzanti come il gres porcellanato e le resine. Altro fronte è l’intensificarsi della ricerca di materiali per pavimenti, pareti e arredi non solo non-nocivi ma attivamente depuranti. Si sta inoltre diffondendo l’uso di apparecchi per la sanificazione casalinga: i più sicuri sono le lampade Led che garantiscono un’efficacia su qualsiasi superficie, anche a microporosità come l’acciaio inox.
8 Tecnologia: mai più senza
Oggi l’applicazione della tecnologia rappresenta un must sempre più richiesto per la sicurezza e la salute. Vediamo le novità, partendo dalla base, ossia le connessioni ultraveloci (indispensabili per studiare, per lavorare e per restare in contatto con i servizi pubblici) che, grazie al crescente numero di satelliti, sono sempre più disponibile anche in paesini remoti. Poi la videosorveglianza (per monitorare su smartphone o smart TV sia i bambini sia le persone sole e anziane) che è diventata accessibile grazie a telecamere facilmente installabili perché senza filo. Infine il contactless, adatto per ridurre il contatto fisico (con maniglie, tasti, display dove si concentrano batteri, microbi e virus) e che oggi presenta tecnologie motion detector (luci e porte che si attivano al passaggio) e comandi touchless (a sfioro, a ologrammi e vocali).
9 Open space no grazie
L’essere costretti in casa per diversi mesi, ci ha fatto riscoprire l’importanza di avere una casa con gli spazi opportunamente distribuiti. La parola chiave della nuova casa è multifunzionalità, che però non significa più come in passato grandi spazi soggiorno-cucina-studio senza muri, ma soluzioni che possano facilitare la necessaria privacy e concentrazione durante lo studio o il lavoro. Tra queste sono oggi disponibili diaframmi mobili molto flessibili, di dimensioni compatte e in grado di essere movimentati con facilità. Se si desidera una soluzione speciale ci sono anche i vetri dotati di pellicole fotosensibili oppure di un film a cristalli liquidi per controllarne, attraverso un tasto, il livello di opacità.
10 Non chiamatela cucina
Durante il lockdown la cucina è stata una delle stanze più utilizzate e trasformate. Oggi ritorna l’idea di un locale apposito dedicato esclusivamente alla preparazione dei cibi (meglio se separato da pannelli in vetro scorrevoli) più veloce e facile da igienizzare. Anche gli arredi e i complementi cambiano: pensili, dispense e freezer sempre più capienti per conservare le scorte. Non mancano gli elettrodomestici semiprofessionali, purificatori e gasatori d’acqua e, come ultimo trend, l’angolo dedicato al kitchengarden, una coltivazione idroponica automatizzata finalizzata alla produzione di alcuni alimenti. Più autosufficienti di così…!
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